Chi Siamo
Da oltre otto anni lavoriamo con chi vuole raccontare storie attraverso i dialoghi. Qui a Taranto abbiamo costruito un metodo che parte dall'ascolto e arriva alla pagina scritta.
Come Siamo Nati
Nel 2017 un piccolo gruppo di sceneggiatori si è ritrovato in un locale vicino al porto. L'idea era semplice: smettere di scrivere da soli e iniziare a condividere tecniche, errori e successi. Dalle prime serate informali è nato luminaraeon.
Non volevamo creare l'ennesima scuola con programmi rigidi. Quello che ci interessava era capire perché certi dialoghi funzionano e altri no. Così abbiamo iniziato a studiare sceneggiature, a smontare scene, a ragionare su come i personaggi parlano davvero.
I dialoghi sono la parte più difficile da insegnare. Non basta conoscere le regole: serve allenare l'orecchio e imparare a sentire quando una battuta suona finta.
Nel tempo abbiamo affinato un approccio pratico. Usiamo registrazioni di conversazioni reali, analizziamo film che hanno fatto scuola, lavoriamo su progetti concreti. E soprattutto chiediamo ai nostri studenti di scrivere tanto, perché solo scrivendo si migliora.
Il Nostro Metodo
Ascolto Attivo
Prima di scrivere un dialogo, devi saper ascoltare. Insegniamo a cogliere i ritmi, le pause, le sfumature che rendono una conversazione autentica. Registriamo, trascriviamo, analizziamo.
Analisi Strutturale
Smontiamo scene celebri per capirne il funzionamento. Ogni battuta ha un motivo preciso: serve al personaggio, alla trama o al ritmo. Niente è lasciato al caso.
Scrittura Continua
Teoria senza pratica non porta da nessuna parte. Ogni settimana chiediamo esercizi concreti: scene brevi, conversazioni a due, conflitti verbali. Poi li leggiamo insieme e capiamo cosa funziona.
Chi Guida luminaraeon
Luca Vetrugno
Coordinatore Didattico
Ho iniziato come assistente alla regia per produzioni locali, ma quello che mi interessava davvero era la scrittura. Dopo anni passati a lavorare su cortometraggi e serie web, ho capito che volevo trasmettere quello che avevo imparato.
A luminaraeon coordino i programmi e seguo personalmente i gruppi di lavoro. Mi piace vedere come gli studenti evolvono: all'inizio scrivono dialoghi rigidi, pieni di spiegazioni. Poi piano piano trovano la loro voce.
La cosa che ripeto sempre è questa: nei dialoghi conta più quello che non si dice di quello che viene pronunciato. Il sottotest è tutto.